Pallonista pittore

Da quattro generazioni la famiglia Di Rella allieta eventi e manifestazioni con lancio di palloni aerostatici, con dedizione, passione e cura nonchè bellissimi giochi pirotecnici e fiaccolate.

Tra innovazione e tradizione, con la loro professionalità sono sempre al servizio della citttadinanza, non mancando mai nell’intrattenimento di feste civili e religiose. Le loro creazioni sono ormai conosciute non solo nel territorio ruvese, e con la lunghissima esperienza maturata nel settore hanno ormai varcato i confini regionali, ricevendo numerosi premi e riconoscimenti.

Per conoscere meglio la storia, i successi e le opere della famiglia Biagio Di Rella, riportiamo qui uno stralcio dell’intervista al titolare dell’impresa, pubblicata sul periodico cittadino “Il Rubastino” del Dicembre 2010.

“Una tradizione, una storia, una famiglia”. Intervista a Biagio Di Rella, di Michele D’Ingeo.

“Famiglia dal curioso soprannome: Feteciúcce. Da indagine fatta risulta a memoria degli anziani, che il nonno di Biagio soleva mangiare spesso fegato di asino (ciuccio / ciuco), ragion per cui i ruvesi iniziarono a soprannominarlo appunto Feteciúccie. Soprannome ancora in uso per individuare la famiglia Di Rella. Secondo l’albero genealogico riportato da Biagio Di Rella, il capostipite è il sig Domenico Di Rella (n. 05.11.1866 m. 05.05.1951), al quale successe il figlio Vito (n. 21.11.1892 m. 23.08.1945) di cui troviamo negli archivi del Comune di Ruvo di Puglia la successiva dicitura Pallonista Pittore.

A quest’ultimo subentrò dapprima il figlio Domenico (n. 26.10.1924 m. 28.07.l993) e, in seguito il figlio Biagio.

Per dovere di cronaca dobbiamo precisare che Biagio non nasce come pallonista, ma lo diventa per necessità, all’indomani dell’improvvisa morte del padre.

Si occupava di luminarie insieme al fratello Vito, ma alla morte del padre, dovendo soddisfare le numerose richieste che pervenivano un pò da ogni dove, nonché spinto dalle sorelle Paolina, Filomena e Angela, abbandonava il settore luminarie per dedicarsi esclusivamente all’attività del padre.

Nel lungo colloquio, Biagio ricorda con orgoglio i momenti in cui lui e la sua famiglia sono stati premiati con targhe, medaglie, coppe, riconoscimenti ed attestati. In particolare la medaglia d’oro unitamente alla nomina a Cavaliere, ricevuta dal nonno Vito negli anni ’30, quando realizzò e lanciò a Lecce uno spettacolare pallone a forma di carrozza reale con sei cavalli; e il titolo di Cavaliere dal Prefetto di Lecce ricevuto dal padre Domenico nel 1947, in occasione della festa di S. Oronzo.

L’arte dell’aerostatico è diffusa in diverse parti d’europa e d’America quali Brasile e Cuba. In Italia esiste un’Associazione denominata ARIA (riconosciuta a livello internazionale) – Associazione Realizzatori Italiana di Aerostati a cui Di Rella è iscritto. In particolare abbiamo aerostieri (citiamo la città di appartenenza) ad Avezzano (AQ), Teramo, Roma, Civitella del Tronto (TE), Campi Salentina (LE), Morravalle (MC), Villa S. Giovanni in Tuscia (VT), Putignano (BA) e Ruvo di Puglia nella persona di Biagio.

Esiste un raduno annuale, a livello nazionale, inserito in un calendario dell’Aria, che riporta feste e manifestazioni rilevanti a livello nazionale. La città di Ruvo compare in occasione della festa Patronale di San Biagio (3 febbraio) e dell’ottavario del Corpus Domini, nel mese di Giugno con tradizionale lancio di mongolfiere”.